VITRIOL

VITRIOL : IL LAVORO ALCHEMICO
L’acronimo V.I.T.R.I.O.L. riassume in sé il primo passo del lavoro iniziatico ed alchemico: la ricerca ed il viaggio interiore.
Significa Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem , cioè “Visita le profondità della terra, rettificando otterrai la pietra occulta”. Esistono versioni dell’acronimo anche come VITRIOLUM, completato con le parole “Veram Medicinam“, ovvero un riferimento al fatto che tale pietra sia il “vero rimedio” per ogni tipo di problematica.

La nostra indagine sul V.I.T.R.I.O.L. la “V” di “Visita” appare, non già come un’azione da fare, bensì come l’invito di un viaggio da compiere, che in sé racchiude l’insieme di più compiti da svolgere. Infatti, il visitare
contiene in sé concetti diversi, quale il muoversi, il trovare interesse, l’indagare, l’esprimere curiosità e l’approfondire; a ben rifletterci si visitano luoghi o persone, verso le quali si ha, per l’appunto, curiosità, interesse, premura o, in maniera più completa, amore !
Le lettere “I” e “T” ( “Interioram terram”) non indicano solo un luogo da visitare, ma ancor di più la tipologia di viaggio che attende l’ignaro viaggiatore, un esperienza sicuramente interessante e meravigliosa, piena di sorprese e di risvolti inaspettati, ma anche ardua, difficile, spesso dura da accettare e, ancor più, da comprendere.
L’interno della terra corrisponde simbolicamente con l’animo umano, ed indagarlo è un’impresa che richiede coraggio, umiltà, curiosità ed una crescente consapevolezza la quale, man mano che la visita progredisce, contribuisce a rafforzare l’iniziato, facendogli trovare quel coraggio che deriva dall’esperienza.
Si immagini, in questo caso, l’interioram terram come la discesa in anfratti e caverne buie, che vengono gradualmente illuminate e rese famiglie grazie alla luce della consapevolezza fattasi, gradualmente, saggezza.
La “R” di “Rectificando” ha una valenza potente, ancor più se unita al concetto del Visitare. Infatti, l’invito a rettificare è fatto all’uomo per cambiare il suo comportamento, per non rimanere fermo, sedimentato nelle proprie idee, nelle proprie credenze, richiedendo ad esso quel movimento necessario a trovare punti di vista differenti, invitandolo a vivere esperienze sempre diverse che implicano il prendere coscienza ed il conseguente affrontare i propri limiti, le proprie paure, verificandone l’effettiva realtà, al fine di trovare nuovi e diversi metodi di valutazione della realtà, la quale ha sempre molteplici aspetti, variabili e diversi a seconda del punto di vista dell’osservatore. Il concetto di rettificazione unito a quello di visita, implica un aspetto di mobilità, di azione, di energia che fluisce che ha come fine la creazione di un nuovo uomo, che abbracciando nuovi aspetti conoscitivi e vivendo nuove esperienze, riesca ad abbattere la mala educazione (intesa come educazione sbagliata) del giudizio unilaterale e tranciante ed il dogmatismo opprimente che è causa
di separazione, figlio della paura e dell’ignoranza.

La “I” di “invenies” reca in sé il valore della scoperta ma anche della sorpresa. Si badi bene, il concetto espresso dalla parola implica un trovare e non il ritrovare, indicazione, questa, di una ricerca che l’uomo pone verso sé stesso non per ritrovare principi perduti, ma per scoprire la sua vera essenza. Il concetto del trovare sembra porre un termine all’azione del visitare, quasi in aperta contraddizione con l’opera iniziatica che deve essere sempre perseverata e non avrà mai conclusione.
Infatti il passo successivo è rappresentato da “O” e “L”, “Obscuram Lapidem”.
Si è giunti, la lapide è stata trovata, e, come detto, apparentemente, il viaggio ha avuto il suo esito, ma, c’è da chiedersi, è veramente così?
Qual è il senso di trovare una lapide oscura? Ed inoltre, essa è oscura in quanto sconosciuta? E’ oscura in quanto nera? oppure è oscura in quanto grezza?
Le domande si pongono, esse si moltiplicano, e una domina su tutte: “Ora che ho trovato la lapide cosa devo fare?”
Probabilmente proprio questo è il senso dell’opera che non verrà mai compiuta. Con la scoperta dell’oscura lapide l’uomo si ferma ad analizzare il cammino che lo ha portato fino a quel punto, su di essa sono scolpite le azioni, le esperienze, che egli ha vissuto, ma, da quel momento, il suo cammino di visita riprende per affrontare la vita con nuove diverse ed arricchite conoscenze, al fine di trovare, in un percorso circolare, verso l’alto, la stessa lapide, rinnovata che racconti cosa nel frattempo è diventato e tracci un altro tratto di quel percorso che ha scelto di intraprendere.

Il fine di questo viaggio, lento sofferto, che ha portato alla scoperta della lapide oscura, è probabilmente il viaggio stesso che riempie l’uomo di sensazioni, ricordi, esperienze, mediante cui il sé viene lentamente a realizzarsi; esso durante il viaggio prende forma e si presenta alla nostra mente come una struttura levigata pronta ad essere inserita in modo armonico, in una costruzione assieme ad altre, anch’esse che, come lei, hanno subito lo stesso procedimento, hanno affrontato lo stesso viaggio.
5 commenti
Libertà e coscienza – Esplosione Celeste · 3 Marzo 2020 alle 9:55 pm
[…] loro costante sviluppo sembra richiamare quel viaggio, quella ricerca che può essere ricondotta al V.I.T.R.I.O.L., alla visita dell’interno della terra finalizzata a scoprire la nostra “lapid…I concetti di libertà e coscienza devono essere necessariamente legati l’una all’altra, […]
Cos’è la Coerenza ? – Esplosione Celeste · 7 Marzo 2020 alle 5:08 pm
[…] verticalità del viaggio interiore del V.I.T.R.I.O.L. ci porta, pur mantenendo l’attenzione sul proprio continuo ed infinito lavoro interiore, a […]
L’obbligo del silenzio nelle scuole iniziatiche – Esplosione Celeste · 8 Marzo 2020 alle 12:36 am
[…] grandezza dell’universo, realizzando, così, nella connessione di entrambi, un moto legato al V.I.T.R.I.O.L. ed al concetto del “Così è nel piccolo come nel grande“, o in maniera diversa, […]
Bianco e Nero: il dualismo simbolico del pavimento a scacchi – Esplosione Celeste · 24 Novembre 2022 alle 3:49 pm
[…] che ricerchiamo passerà dunque necessariamente per un viaggio nella profondità del nostro essere (V.I.T.R.I.O.L.), per la conoscenza e l’accettazione di noi stessi e per la capacità di equilibrare ogni singola […]
Il numero 5 e i cinque sensi come strumenti di evoluzione e conoscenza – Esplosione Celeste · 28 Gennaio 2023 alle 1:42 pm
[…] compito ed una sfida ardua, cioè quella di oltrepassare i propri limiti, e, dopo aver visitato l’interioram terrae cominciare i livelli più alti della costruzione di un sé più alto, per pervenire a stati di […]