Cos’è la Coerenza ?

Pubblicato da EC il

Che equilibrio esiste fra Coerenza e Dualità dell’animo umano ?


Coerente con sé stessa è una persona fedele ai propri principi o che agisce in modo conforme al proprio pensiero; dal latino “cohaerere” ossia “essere strettamente unito”, la coerenza è definita come la corrispondenza tra pensiero ed azione di un uomo ammirevole “unito bene insieme”.

La coerenza è una delle caratteristiche dell’uomo di luce, dell’uomo libero che non deve sottostare, né subire le imposizioni dell’altrui pensiero, ma che libera il proprio facendo innanzitutto ciò che desidera, non ciò che deve, facendo ciò che sceglie liberamente in corrispondenza col proprio pensiero più intimo; è l’uomo capace di esprimersi (nel senso di esprimere sé), che dice ciò che si pensa ma soprattutto che fa ciò che si dice.

Foto di Intographics da Pixabay

Breve è il passo per creare un legame tra la coerenza, la corrispondenza di interiorità ed esteriorità ed il lavoro per diventare abili nell’armonizzare l’ordine universale con l’ordine terrestre ad esso corrispondente.  

In un’ottica focalizzata alla coerenza, il concetto di “Come dentro così fuori” di Ermete Trismegisto acquista ulteriori significati rispetto a quelli sui quali siamo soliti ragionare. Per realizzarlo a pieno è dunque necessario andare oltre il viaggio iniziatico nel quale indaghiamo la profondità di noi stessi: scoperto, accettato il “dentro”, questa nostra interiorità va portata al di fuori, è necessario farne un pensiero in azione. Se per capire l’esterno ci siamo dedicati ad osservare la nostra interiorità, ora è necessario ampliare il punto di vista, spostarsi dal particolare all’universale, andare oltre il giudizio della singola situazione e sforzarsi di comprendere che la “sentenza” o il giudizio che diamo sugli altri, dovrebbe valere anche per noi.

La parola va quindi calibrata e dosata con saggezza ed attenzione; il giudizio andrebbe sospeso, il consiglio e l’opinione non necessari non sempre andrebbero espressi perché a volte superflui:

“Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione.” 

(Paulo Coelho, Il manoscritto ritrovato ad Accra) .

La verticalità del viaggio interiore del V.I.T.R.I.O.L. ci porta, pur mantenendo l’attenzione sul proprio continuo ed infinito lavoro interiore, a spaziare nella dimensione orizzontale, conoscere, studiare, comprendere l’esterno dopo aver appreso la nostra essenza più profonda.

Come sarebbe possibile realizzarsi come uomini coerenti fra l’interiorità e l’esteriorità di noi stessi senza aver fatto la conoscenza di queste due dimensioni?

Nella via della coerenza, il primo passo è il “Nosce te ipsum” o meglio in greco “Gnōthi sautón” ovvero “conosci te stesso” scritto sul tempio di Apollo a Delfi, e capace di riassumere l’insegnamento di Socrate nella sollecitazione a ricercare la verità dentro di sé. 

Per il filosofo greco, l’idea di verità che coincide con l’unico criterio di pensiero, è l’accordo, è l’essere coerenti con sé stessi in uno stretto legame con la legge morale, la libertà e il dovere. 

La ricerca verso l’esterno che parte da quella interiore, mantiene saldi i suoi punti cardine: il tentativo di realizzarsi come uomini virtuosi perché coerenti con se stessi, non significa infatti eliminare le differenze, dimenticarsi della dualità del nostro animo di esseri umani.

Ma come è possibile essere coerenti e vivere di dualità? 

E’ fondamentale ottenere tutti gli strumenti per ampliare il punto di vista e rendersi conto della differenza fra essere “coerente” e “non contraddittorio”.

Agire in modo conforme al proprio pensiero non vuol dire necessariamente non essere contraddittori: il tentativo di equilibrare e lasciar fluire ciò che vi è dentro perché si riversi fuori può avvenire anche quando si cambia idea o si abbracciano le proprie contraddizioni di essere umano ed il dualismo dell’universo che ci circonda. Tali dimensioni vanno comprese, accettate e vissute tendendo ad una dimensione di equilibrio. 

Mi piacerebbe andare oltre questo concetto di Paulo CoelhoUn guerriero della luce non cerca di essere coerente: apprende, piuttosto, a vivere con le sue contraddizioni” per trasformarlo in un altro pensiero: L’uomo di Luce cerca di essere coerente: apprende a vivere con le sue contraddizioni e tende a metterle in equilibrio fra loro per poter agire in conformità col proprio pensiero. 


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