Simbolo e significato della Porta Stretta

Pubblicato da EC il

La porta simbolo di passaggio e trasformazione

Simbolo universale e significato della porta:

La porta è il simbolo per eccellenza che richiama al passaggio o di stato o da una dimensione all’altra. Accesso da un ambiente ad un altro o passaggio dall’ambiente domestico a quello esterno, dall’interno all’esteriorità, la porta è un varco, il passaggio tra due mondi, due stati, dalla luce al buio, il conosciuto e l’incognita, la vita e la morte.

La porta simbolo di passaggio e trasformazione è la porta di Giano, Gesù che si fa porta per raggiungere la salvezza “Io sono la porta: chi entrerà attraverso me sarà salvo”, la porta dell’Ade custodita da Cerbero. Ma anche la porta dell’inferno dantesco, il passaggio tra le colonne del Tempio di Salomone ed altre sono il passaggio per la trasformazione che porta alla conoscenza.

La Porta Stretta che conduce alla vita:

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

Vangelo di Matteo 7, 6.12-14

Del simbolo della porta stretta come via iniziatica o passaggio per la ricerca, della verità e della luce, ne è costellata la tradizione. La porta è il varco per eccellenza che presuppone in noi una condizione di curiosità, di ricerca, di tentativo di andare oltre e l’accettazione della trasformazione.

La porta stretta del Vangelo di Matteo è la via che conduce alla vita, quella dei rituali iniziativi alla luce, stretti sono i portali, l’accesso al giardino segreto, come stretta è la porta materna che ci dona alla vita.



Perché la porta è stretta?

La porta stretta non ha lo scopo di umiliare, ma di limitarne l’accesso: la via della conoscenza presuppone una trasformazione, una presa di coscienza, un atto di fede, talvolta un sacrificio e non è aperta a tutti.

Foto da pixabay

Chi rimane fuori dalla porta? Chi non ha gli strumenti, il coraggio di indagare l’interiorità profonda di sé stesso (VITRIOL), chi non trova la forza o l’audacia per oltrepassare le Colonne d’Ercole del proprio io o chi non ha la chiave o gli strumenti per aprirla.

La chiave per aprire la porta:

Nelle Avventure di Alice nel paese delle meraviglie che ben conosciamo, la protagonista rappresenta l’iniziato per eccellenza: selvaggiamente curiosa, dopo essere precipitata in una sorta di pozzo, si trova davanti ad una porta stretta impossibilitata ad aprirla. La porta è troppo piccola ed Alice non ha gli strumenti per varcarla. Dopo lo sconforto, la disperazione e numerosi tentativi tra una pasticcino che la fa crescere troppo e una bevanda che la rimpicciolisce eccessivamente, trova il modo per darsi una misura e trova l’equilibrio degli strumenti e della sua statura: abbastanza grande per prendere la chiave per aprire la porta ed abbastanza piccola per varcarla.

Varcare una porta richiama dunque un’azione di coraggio e consapevolezza: varca la porta l’iniziato, il curioso, l’assetato di verità, chi ha il coraggio di oltrepassare la soglia, di vacillare, chi porta in sé il seme della conoscenza ed ascolta il suo cuore.

La porta è dunque simbolo di passaggio e trasformazione: chi ha il privilegio di varcarla compie un atto di fiducia, consapevole che non sarà mai effettivamente pronto per la nuova dimensione alla quale farà accesso.

Non a caso, per gli antichi greci la porta era il simbolo di Hermes, dio dei cambiamenti.


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