Spirito e Meditazione: Salvia Bianca e Palo Santo

Curiosità, storia, effetti benefici ed utilizzo
Spirito e Meditazione: Salvia Bianca e Paolo Santo: conosci l’utilizzo e gli effetti benefici della Salvia Bianca e del Palo Santo?
Le popolazioni di ogni latitudine del mondo, nel corso della storia hanno sviluppato il loro percorso di esplorazione del mondo interiore e del suo collegamento al benessere della persona.
In questo breve articolo proviamo a condividere qualche nozione sull’utilizzo della Salvia Bianca e del Palo Santo, impiegati spesso per elevare lo spirito ed agevolare la meditazione.
Salvia Bianca:
- Nome: Salvia Bianca – Salvia Apiana
- Origine: Nord America, California, Messico
- Profumazione: amara, pungente, acuta, erbacea
- Ideale per: eliminare le energie negative, purificare gli ambienti, allontanare gli insetti
Nelle aree desertiche della California vive la Salvia Apiana, una piccola pianta perenne detta anche Salvia Bianca, per il caratteristico colore grigio chiaro delle foglie e per il bianco dei fiori.
I nativi americani la consideravano una pianta sacra, attribuendole importanti proprietà purificatrici. Se bruciate, infatti, le sue foglie emanano e diffondono un fumo intenso carico di ioni negativi, ideale per ripulire l’aria e l’ambiente o per purificare il corpo ed il suo campo energetico.
Essi ritenevano che la Salvia Bianca facesse ammalare gli spiriti maligni e che questi fuggissero non appena percepitone l’odore, a differenza degli spiriti buoni, che ne apprezzavano il profumo. Bruciare i famosi Smudge di Salvia Bianca, i suoi mazzetti di foglie, aiuta tra l’altro a tenere lontani gli insetti, oltre ad essere un ottimo repellente per le tarme.
La Salvia Bianca è anche largamente apprezzata a livello sensoriale, infatti quando le foglie vengono bruciate, gli oli dei quali sono ricche danno origine ad un intenso profumo che fa della Salvia Bianca un interessante incenso aromatico.
Sia che venga utilizzata come semplice incenso o per le sue qualità purificatrici, di certo la Salvia Bianca saprà donare a chi la sceglie un’esperienza dal sapore antico e mistico.
Altri tipi di Smudge di Salvia:
Slavia Blu – Salvia Azurea:
- Origine: Centro America
- Profumazione: delicata, rispettosa, tendente alla lavanda
- Ideale per: chi cerca una profumazione meno pungente, riti di guarigione e benessere spirituale.
Salvia Nera – Salvia Mellifera:
- Origine: Messico e California
- Ideale per: aiutare il riposo, facilitare viaggi astrali ed esperienze sciamaniche, purificare ambienti.
Salvia Montana – Salvia Regia:
- Origine: South Dakota, Nord America
- Profumazione: floreale, legnosa, erbacea, leggermente speziata
- Ideale per: favorire la forza interiore, gestire situazioni di malessere psico-fisico, allontanare insetti sgraditi.
Yerba Santa – Eriodictyon californicum:
- Origine: Costa pacifica degli Stati Uniti, Sud America
- Profumazione: calda, speziata ed erbacea
- Ideale per: migliorare il proprio benessere interiore, ricevere vibrazioni positive.
Salvia Bianca e Sangue di Drago:
- Origine: Nord America, California
- Profumazione: intensa ed esotica
- Ideale per: sessioni purificatrici, buon auspicio in campo sentimentale e lavorativo, stimolare perseveranza e sicurezza di sè.
Salvia Bianca e Copale:
- Origine: Centro e Sud America
- Profumazione: incenso e note fresche di limone
- Ideale per: la concentrazione, l’energia fisica e la purificazione.

Palo Santo:
- Nome: Palo Santo – Bursera graveolens
- Origine: Ecuador, Bolivia, Perù e Brasile
- Profumazione: dolce e piacevole
- Ideale per: energizzare, purificare, eliminare le energie negative da ambienti e luoghi ove si soggiorna; tradizionalmente utilizzato nei riti sciamanici.
Protagonista della storia del Palo Santo è la foresta amazzoniche che, ancora una volta, si dimostra essere l’affascinante madre di antiche tradizioni e risorse preziose per tutti.
È infatti nelle Americhe centro-meridionali che ha origine la Bursera Graveolens, un albero tropicale di medie dimensioni diffuso in Ecuador, Bolivia, Perù e Brasile.
Più conosciuto con il nome di Palo Santo, tale albero è considerato sacro e per questo non viene mai tagliato fino a che è in vita.
Secondo un’usanza rispettosa della pianta e dell’ambiente infatti, vengono raccolti solo i rami ed i pezzi di legno già caduti a terra spontaneamente. La raccolta avviene dopo 4-10 anni dal momento della morte del legno, tempo durante il quale ha modo di seccare e maturare a contatto con particolari elementi naturalmente presenti nel suolo. Avviene in questo modo la fermentazione della resina e dell’olio essenziale contenuti nel legno, che danno origine al caratteristico ed intenso profumo del Palo Santo.
L’aroma può variare leggermente a seconda dei componenti presenti nel terreno dove è cresciuta la pianta, ma rimane comunque dolce e piacevole.
La sacralità del Palo Santo:
Quando si brucia un bastoncino, i trucioli o la polvere di Palo Santo quindi, non si sta semplicemente accendendo un incenso, si vuole invece far parte di un’esperienza, condividere un bagaglio culturale che viene da lontano, assaporarne l’aroma, le credenze, le forze che porta con sé e ricevere in cambio il dono del benessere.
L’appellativo di Santo è dovuto al momento dell’anno in cui avviene la fioritura dell’albero, ovvero il periodi di Natale.
Gli sciamani utilizzavano questo incenso nelle cerimonie religiose perché convinti che fosse in grado di facilitare il contatto con le divinità, mentre nella tradizione indigena è di buon auspicio per le coppie di sposi, piantare un piccolo nuovo albero di Bursera per proteggere la loro unione per il resto della vita.
I bastoncini di Palo Santo hanno inoltre il valore di custodire una cultura dell’ecosostenibilità: il loro utilizzo non viola le foreste, non contengono conservanti e durano nel tempo, in quanto il bastoncino può essere acceso più volte e non necessità di essere bruciato interamente in una singola occasione.
Godiamoci il benessere e buona meditazione a tutti!
Fonte: Anima – Teos 1988
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